Che cosa significa veramente "net zero"?

Che cosa significa veramente "net zero"?

Aprile 5, 2024

Definizione di net zero

Quando si parla di azione per il clima, le aziende spesso decidono di fissare un obiettivo di “net zero”. Ma che cosa significa net zero? Detto semplicemente, net zero descrive uno stato in cui c’è un equilibrio fra le emissioni antropogeniche di gas serra generate con quelle rimosse dall’atmosfera. Raggiungendo net zero non si azzerano completamente le emissioni, ma le si bilanciano, un fine che diventa sempre più urgente per riuscire a limitare gli effetti del cambiamento climatico.

Carbon neutral vs. net zero

Quando le aziende decidono di ridurre le proprie emissioni o di “evitare” di produrne attraverso il finanziamento  di progetti per il clima in quantità uguali a quelle della loro impronta climatica, si parla di neutralità climatica o “carbon neutral”. L’obiettivo è quello di andare a bilanciare le emissioni causate con quelle “evitate”. Ma qual è la differenza fra net zero e neutralità climatica (o carbon neutral)? 

Semplificando, neutralità climatica significa che l’impronta di carbonio è stata calcolata, possibilmente ridotta, e compensata (offset).Il risultato è un bilanciamento tra le emissioni causate da una parte e quelle evitate dall’altra. In altre parole, neutralità.

La riduzione delle emissioni globali serve urgentemente per combattere la crisi climatica. Tuttavia, perché un’azienda possa dichiarare di aver raggiunto lo stato di neutralità climatica, interamente o per alcuni prodotti, le misure di riduzione delle emissioni sono al momento solamente una raccomandazione, con l’eccezione di alcuni requisiti più stringenti da parte di qualche istituto normativo. Nonostante il finanziamento di progetti climatici sia anch’esso necessario per il raggiungimento di net zero, non è considerato sufficiente per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’Accordo di Parigi. Per questo motivo è imprescindibile ridurre le emissioni globali del 45% entro il 2030, e arrivare a net zero entro il 2050.

Perché net zero?

Solo una riduzione significative delle emissioni limiterà l’impatto del cambiamento climatico. Anche le tempistiche sono importanti: certi effetti sul clima diventeranno irreversibili se dovessimo raggiungere i cosiddetti “tipping points” (o punti di non ritorno) identificati dalla comunità scientifica, come per esempio il collasso della foresta Amazzonica. È quindi essenziale che le emissioni vengano ridotte in modo consistente, e il più in fretta possibile. Se aspettiamo, mancheremo gli obiettivi dell’Accordo di Parigi nei primi anni 2030.

Gli obiettivi di riduzione delle emissioni

Le società hanno un’enorme influenza sull’aumento, così come sulla riduzione, delle emissioni globali di gas serra. Questo rende net zero un obiettivo molto ambizioso. Fissando obiettivi basati sulla scienza, (science-based targets, o SBTs), le aziende dimostrano che questi obiettivi di riduzione effettivamente corrispondono a ciò che è necessario ridurre in base ai loro settori e dimensioni. 

Questo è possibile con il Corporate Net-Zero Standard della Science Based Targets Initiative (SBTi). Le aziende si pongono un obiettivo di riduzione delle emissioni di breve periodo, e si impegnano a ridurre le lore emissioni dirette e indirette (scope 1,2 e 3) per più del 90% entro il 2050. Le emissioni rimanenti sono neutralizzate attraverso misure di rimozione dell’anidride carbonica dall’atmosfera con l’aiuto di tecnologie come, per esempio, quella di direct air capture. Allo stesso modo, il Corporate Net-Zero Standard consiglia il finanziamento di progetti climatici che evitano le emissioni in altre parti del mondo, sottolineando ancora di più l’impegno dell’azienda nella lotta al cambiamento climatico.

Progetti climatici: carbon avoidance and capture

Che differenza c’è “evitare” le emissioni e neutralizzarle? I progetti per il clima che mirano ad evitare le emissioni utilizzano tecnologie specifiche, dall’energia rinnovabile alla protezione delle foreste così come progetti ad impronta sociale. La salvaguardia delle foreste, per esempio, aiuta anche a preservare i pozzi naturali di carbonio che verrebbero altrimenti persi per la deforestazione. Un esempio di un progetto ad impatto sociale è invece quello di sostituire i metodi tradizionali di cottura dei cibi con fornelli più avanzati, “evitando” le emissioni che si creerebbero dalla combustione del legno.
  

La neutralizzazione delle emissioni, o carbon removal, può invece essere raggiunta implementando soluzioni sia naturali che tecnologiche. L’obiettivo è quello di rimuovere le emissioni dall’atmosfera e immagazzinarle, idealmente per un periodo di tempo illimitato. Il miglior esempio di soluzioni naturali di questo tipo è la riforestazione, ma soluzioni più tecnologiche di cattura e stoccaggio diretto dell’aria stanno prendendo sempre più piede. 

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